R.I.P. 2010
Nicola Arigliano (6 dicembre 1923 - 30 marzo 2010)
Non mi scorderò mai di come abbia brontolato per tutta la strada perchè la mia mogliettina mi aveva organizzato una magnifica seratina in
quel di Sesto San Giovanni in una specie di oratorio a vedere un tal Arigliano, che oltre a due/tre canzoni arcinote, io conoscevo più che altro
per le sue comparsate nei caroselli del "digestivo antonetto".

Quando sono entrato nell'oratorio mi sono accorto che il più giovane dei presenti aveva 60 anni e che probabilmente c'erano più dentiere li
dentro che a San Siro durante un derby. Eppure Nicola quella sera fece un concerto magico, degno di un Leonard Choen di provincia, più
jazzato, più divertente e vivaiddio, meno poetico del primo.

Nota biografica da wikipedia.

Arigliano sappò di casa a 11 anni per le umiliazioni ricevute anche da parte dei familiari a causa della sua balbuzie e giunse a Milano, dove
fu accolto da conterranei ivi emigrati. Si mise in luce, dopo le prime esibizioni a carattere locale, nel 1946 dai microfoni di Radio Bari,
partecipando al concorso Il Paradiso dei dilettanti (organizzato dal compositore Vito Vittorio Crocitto e dal maestro Carlo Vitale).

Dopo una lunga gavetta nei locali notturni del Nord Italia fu notato da un produttore televisivo che lo fece debuttare in scenette e numeri
musicali in alcuni programmi di varietà.
La sua vita si divise tra musica e televisione. I primi dischi datavano 1956 ed erano
78 giri, per lo più di canzoni napoletane, registrati per la RCA Italiana; con il
passaggio al 45 giri, ed alla etichetta Columbia, arrivò il primo successo con
l'incisione della canzone "Simpatica", di Garinei, Giovannini e Kramer, tratta dalla
commedia musicale Buonanotte Bettina.

Nel 1958 partecipò a Canzonissima e, successivamente, si fece notare in un
programma televisivo dal titolo Sentimentale, condotto da Lelio Luttazzi, al quale
partecipava come ospite fisso, insieme con Mina. L'omonima sigla divenne un disco
di successo, inciso da entrambi i cantanti in due versioni differenti. Nel frattempo,
Nicola Arigliano continuò a coltivare la sua grande passione, il jazz, e partecipò a
festival ed a manifestazioni dedicate (ad esempio il Festival del jazz del 1959,
insieme a Franco Cerri), e poté evidenziare il suo stile da "crooner".

Di questo periodo sono i maggiori successi discografici: Un giorno ti dirò,
Amorevole, I sing ammore, My wonderful bambina, I love you forestiera. I titoli bilingui
erano un vezzo degli autori di canzoni di fine anni cinquanta, che vedevano nella
"canzone-cartolina" un mezzo per propagandare le nostre bellezze turistiche. Si
cimento anche come attore cinematografico, (La grande guerra, 1959; Ultimo tango
a Zagarolo, 1973) e successivamente televisivo (L'ispettore Giusti, 1999). Nel 1963
fu protagonista di un altro show del sabato sera, Il cantatutto, con Milva e Claudio
Villa, in cui si divertiva a scambiarsi il repertorio con gli altri due colleghi e ad esibirsi
in gag e scenette comiche.

Nicola Arigliano con Franco Cerri nel 1959Nel 1964 partecipò al Festival di Sanremo
con Venti chilometri al giorno ed al 12° "Festival della Canzone Napoletana" con il
motivo di Nisa e Salerno "Si' turnata", eseguito in abbinamento con Sergio Bruni.
Successivamente iniziò una lunga e fortunatissima carriera come testimonial
pubblicitario, dapprima nei caroselli girati per il liquore "Amaro Cora", per i quali
interpretava la sua canzone "Amorevole" con il titolo cambiato in "Amarevole", ed in
seguito nelle famose scenette interpretate per pubblicizzare il digestivo Antonetto in
cui figurava come un fanfarone che si vantava con gli amici di imprese mirabolanti e
regolarmente perdeva ogni scommessa con loro finendo per pagare costose cene.
Questa attività gli assicurò discreti introiti anche quando i suoi impegni musicali si diradarono, principalmente a causa del mutato gusto
musicale dovuto al cambio generazionale e all'avvento dell'ondata beat.

Tornò sorprendentemente "protagonista" in televisione nel 1977 in alcune puntate di Non stop, una trasmissione di Enzo Trapani dedicata al
cabaret: era un pistolero vestito di nero che "uccideva" gli artisti a rivoltellate, pronunciando la battuta: «Non voglio noie nel mio locale!». Nei
primi anni del nuovo secolo fu ospite fisso in un'edizione di "Zelig" proponendo il suo repertorio con inconfondibile stile intriso di ironia.

Nel 1985 realizzò un disco dal vivo (Mario Schiano presenta Nicola Arigliano al night club "Il Sorpasso" - Con l'orchestra "I Primi") nel quale, a
dispetto del titolo, Mario Schiano non era presente: era, infatti, l'organizzatore di alcune serate musicali presso Castel Sant'Angelo a Roma per
festeggiare il "sorpasso" del PCI sulla DC alle elezioni Europee del 1984 (donde il nome night club "Il Sorpasso"); suonarono però nel disco
alcuni tra i più noti jazzisti italiani, come il tastierista dei Marc 4, Antonello Vannucchi, Gegè Munari alla batteria e Giorgio Rosciglione al
contrabbasso.
Nel 1996 vinse la Targa Tenco come migliore interprete per il suo album I sing ancora. Nel
2001 pubblicò Go man!, disco registrato dal vivo a Milano, con la presenza di alcuni tra i più
noti jazzisti italiani: Franco Cerri, Enrico Rava, Gianni Basso, Bruno De Filippi, Renato Sellani
e Massimo Moriconi. Nel marzo 2002 con la band di Ascolese prese parte ai festival jazz di
Capodistria e Fiume.

Nel 2003 prese corpo la proposta, avanzata da Fiorello, di avere Arigliano come ospite al
Festival di Sanremo, allora condotto da Pippo Baudo; poiché però il regolamento vietava
ospiti italiani fuori gara, la federazione dei discografici (Fimi) si oppose, e svanì l'idea di un
duetto fuori gara con Fiorello per la mancata adesione di quest'ultimo. Arigliano però vi
gareggiò due anni dopo. Nel 2005, con i suoi ottantuno anni di età, è stato il cantante più
anziano a partecipare ad un Festival di Sanremo: nell'occasione vi presentò il brano
Colpevole, vincitore del Premio della Critica. Nella serata del venerdì, quella delle versioni
alternative, dopo l'esecuzione del brano in gara, che fu accompagnata da Antonello Vannucchi
dei Marc 4 e Franco Cerri, gli fu richiesta, dal conduttore Paolo Bonolis, una jam session con i
suoi colleghi musicisti sulla base di On the sunny side of the street[2]. Il brano fu tuttavia
eliminato dalle giurie e non ottenne la serata finale.

Nell'estate del 2005 rivoluzionò il suo gruppo optando per una formazione senza pianoforte,
che sostituiva con la fisarmonica e la chitarra: con questa versatile band ha aperto un periodo
particolarmente attivo e fervido, riscuotendo dappertutto unanimi consensi.

La sua ultima esibizione (con l'inseparabile Frank Antonucci alla chitarra, il Reverendo Otis al
contrabbasso, Al Ventura alla fisarmonica e Santi Isgrò alla batteria) risale all'8 settembre
2007, in occasione del premio alla carriera che gli ha voluto tributare la sua Squinzano. Nel
2007, insieme ad un suo staff di collaboratori, ha inaugurato il suo myspace. A gennaio del
2009 è uscito il primo di 3 CD, che si intitola L'altro Arigliano, ristampa di un suo album uscito
nel 1980, ampliato con alcune registrazioni più recenti. Un altro CD, My Wonderful Nicola
riuscitissima antologia di una meravigliosa carriera, è uscito l'anno precedente. Nell' Agosto
del 2009 ha delegato "I SenzaNicola...in4!" di Frank Antonucci a ritirare in sua vece il premio
alla carriera assegnatogli dal Festival di Poggio Bustone.

È morto all'età di 86 anni nella notte tra il 30 ed il 31 marzo 2010, presso il centro anziani
"Gino Cucurachi" di Calimera, dove era ospitato da tre anni.